La pandemia covid-19 …

ha fornito un’opportunità

unica per pensare il tipo

di futuro che vogliamo

dal Time, ott. 2020

 

IL PCI (Partito Conformista Italiano) AL POTERE

La discussione ossessiva sui vaccini ha trasformato la salute individuale nel “sommo bene”, una trasformazione favorita dalle paure diffuse a causa della guerra e dal cambiamento climatico. Prospettive, queste ultime, che rientrano nella logica transumanista di mandare in soffitta il mondo e l’uomo vecchio per rimpiazzarlo con un mondo e un uomo nuovo. In questo periodo, le normative, imposte a forza di decreti governativi, stanno, progressivamente, cancellando il rispetto dovuto alla persona, unico reale sintomo di democrazia. Se vuoi “esistere” sei condannato a conformarti prendendo una nuova cittadinanza. Come in Cina, sei obbligato ad avere la tessera del partito, altrimenti niente università, da noi se non ti conformi sei reietto. Le elitè, cioè le tribù dominanti, non si propongono ma si impongono, riducendo la libertà a un pezzo di carta, ad un file, ad un QRCod, come da modello cinese. Sembra che le elité invochino una “Era delle Paure” come mezzo per imporre la nuova “identità sociale” cioè, una nuova cittadinanza. Da oggi, quello che facevamo senza nessun permesso necessita di un lasciapassare e, presto, di una identità digitale. C’è chi è contento di sottomettersi a questa condizione, fino a ieri, inconcepibile. Ecco cosa si sta facendo per mezzo della pandemia, della guerra e del clima, si vuole resettare la sorpassata modalità di accesso ai diritti. I giovani hanno aspirato al pass come un modo per essere liberi di uscire e divertirsi. Non è solo una libertà condizionata, ma si tratta di un nuovo contratto sociale, il contratto transumanista, il contratto della disciplina e della sorveglianza: “i vaccinati sono cittadini i non vaccinati non lo sono” ha affermato Mario Draghi. E’ un reset socioculturale, le regole di prima non valgono più, ora se ti sei inoculato il serio sei un cittadino, sei un altro uomo, sei oltre l’umanità di ieri, sei un oltreuomo. Gli altri sono semplicemente umani, forse, ma non sono cittadini. Di “persona” neanche a parlarne, il concetto è tramontato con il cristianesimo. Il Time, il settimanale più venduto a mondo, a fine ottobre 2020 scriveva: “La pandemia covid-19 … ha fornito un’opportunità unica per pensare il tipo di futuro che vogliamo”. Un’antifona a cui sono seguiti i fatti, con una nuova normalità, se vuoi appartenere ad essa devi inocularti. E’ il modo di definire la nuova cittadinanza, se vuoi rimanere nella società. E’ una storia iniziata durante la rivoluzione francese che proclamò i diritti universali del cittadino, non dell’uomo, ma del cittadino. Perché non tutti gli uomini sono cittadini. Oggi quel cammino giunge ad una tappa rivoluzionaria che non ha il berretto frigio dei giacobini, non ha la divisa delle guardie rosse, neppure il fez delle camicie nere, oppure la giacca di Mao. Ha, invece, la borghesissima giacca e cravatta di Draghi e dei suoi spasimanti, tutti incravattati, parlamentarizzati ed assoggettati, con in prima fila quelli che dovevano aprire il palazzo come una scatoletta e gli ambigui posizionamenti delle, sedicenti, “opposizioni”.

Il Mondo Nuovo è quello dei diritti del transumanesimo, il nome della postmodernità che, finalmente trova una propria denominazione, attesa almeno dagli anni ottanta del secolo passato, quando si cominciò a parlare di “postmodernità” non sapendo come chiamare il nuovo corso che si intravedeva fra le brume di un declinante presente.

A Dawos, il 3 giugno 2020, è stato invocato un grande reset mondiale, per l’avvento della new economy. Il fenomeno pandemico, la guerra in Ucraina, il cambiamento climatico, sono diventate l’occasione straordinaria per realizzare l’ennesima rivoluzione. Si passa alla “libertà nel controllo sociale”, con il beneplacito del controllati, che non vedono l’ora di essere controllatamente liberi e greenpassati, con l’avallo e lo sponsor di ONU, OMS, Fondo Monetario Internazionale, UE,  etc.

Ci voleva un evento globale e catastrofista, perché catastrofico non lo è stato, per dare una sterzata alla situazione mondiale. Milton M. Friedman diceva che “Soltanto una crisi, reale o percepita, produce reale cambiamento…. Il politicamente impossibile diventa politicamente inevitabile”. Jaqaues Attali, filantropo e influencer di Emmanuel Macron afferma: “l’umanità evolve significativamente solo quando ha realmente paura”. Il progetto è stato reso noto a Dawos nel summit World Economic Forum (WEF), sponsorizzato dal Principe Carlo d’Inghilterra e presieduto da Klaus Schwab, un ingegnere tedesco, ricchissimo e potentissimo che non ha mancato di fare visita a Mario Draghi, dopo la sua nomina a Presidente del Consiglio. L’obiettivo è quello gnostico di sempre, migliorare le condizioni del mondo per renderlo più verde, più intelligente (più smart) e più giusto, dato che il Creatore lo ha fatto male e gli uomini lo hanno peggiorato. Da una visione cristiana ad una visione biotecnologica e artificialmente intelligente. Dalla cittadinanza in quanto persona a quella in quanto senziente umano inoculato.  Gli scienziati al governo e i tecnocrati al potere. Il ministro per l’innovazione Vittorio Colao lo ha promesso, tutti i dati dei cittadini dovranno essere digitalizzati e contenuti in un portafoglio elettronico sempre consultabile. Nulla sfuggirà all’occhio del Grande Fratello. Insomma una dittatura perfetta, lo stato saprà tutto di noi, noi non sapremo nulla dello stato.  Il sogno è quello di un mondo intriso di spirito confuciano del senso del dovere e della solidarietà generazionale, un cittadino che esiste in funzione della collettività, con una morale sociale fondata sul rispetto delle regole che sono buone in quanto tali, con una sorveglianza globale, una patente di cittadinanza a punti ed un benessere collettivo garantito dalla limitazione della proprietà privata, concentrata nelle mani delle elitè. Un potere politico garantito da un capitalismo confuciano stile cinese, un capitalismo rosso dove arricchirsi è “onorevole”, a condizione che sei omologato, conformato, inoculato e acritico nei confronti del sistema, acriticità garantita da un sistema scolastico che genera omologazione. Le elezioni politiche del prossimo 25 settembre 2022, porteranno novità? C’è la possibilità, a condizione che la nuova maggioranza sia culturalmente alternativa al progetto progressista sinora sviluppato. Tutto si gioca sui principi che le nuove linee di governo affermeranno sui temi: vita, famiglia, impresa, proprietà privata, sovranità nazionale. Il nuovo governo avrà il coraggio di non conformarsi, di essere alternativo?  Intanto il potere è nelle mani dell’attuale partito di maggioranza assoluta, il P.C.I., partito conformista italiano, eletto da nessuno ma voluto “dalle circostanze” … e sarà il caso che ti sbrighi a prenderne la tessera, perché c’è già folla e rischi di trovarti, per mancanza di posti, dalla parte sbagliata.

Società Domani

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La Redazione dell'Osservatorio